martedì 18 ottobre 2011

VERBALE DELL’ASSEMBLEA GENERALE DEL 16/10/11 h: 11,00


VERBALE DELL’ASSEMBLEA GENERALE DEL 16/10/11 h: 11,00

Si parla dei Media , perché sono arrivati dei giornalisti di Mediaset e ne sono previsti anche altri.
Iniziano gli interventi:


DANIELE: Essere ripresi non è detto che sia una cosa buona, soprattutto perché potremmo venire strumentalizzati. Dobbiamo creare gruppi di lavoro, proporre qualcosa. Creare laboratori.


NICCOLò: A livello organizzativo è utile avere figure che potranno sostenerci in futuro (es giuristi, economisti ecc) . Invece di permettere le riprese dobbiamo organizzare una rassegna stampa per far passare le nostre idee non venir strumentalizzati. Dobbiamo cercare di ottenere un’ organizzazione capillare che abbia tra le altre cose la possibilità di veicolare i media , poiché i media fanno comunque parte della società.


RAFFAELE: E’ un ecologista , crede nelle forme alternative di energia verde , nella green economy. Finché non cambierà l’utilizzo del petrolio non cambierà nulla.


GIORGIO: E’ importante ragionare su un ordine del giorno, una linea comune che ci permetta di capire come proseguire. Propone di chiamare tutti i giornalisti per parlarci ed esporre le nostre idee , farci capire.


C’è una proposta : effettuare le votazioni con maggioranza diffusa invece che assoluta. L’importante è trovare una posizione comune tra le 2/3 proposte che vengono discusse


NINA: Questa è la prima esperienza di autogestione e autoregolazione, per lei è normale che sia un po’ incasinata . Vede le differenze italiane acuirsi in piazza (violenti e non violenti). L’Europa è in crisi , chi ci rimette scende in piazza ma senza un’azione comune . L’importante è fare un ordine del giorno e lavorare per cercare le cose in comune , non solo le differenze.


Problema:

MEDIA : le telecamere le vogliamo tutte di tutti i tg oppure solo quelle del regista franco-spagnolo e quelle autogestite?


PROPOSTA: Firmare l’assemblea senza fare interviste o dichiarazioni da parte nostra. Non tutti sono favorevoli .

NUOVA PROPOSTA: Alle telecamere sarà permesso di filmare la piazza e l’assemblea perché comunque è importante dimostrare di essere presenti sul territorio e di portare avanti le nostre idee in modo costruttivo e pacifico, verranno effettuati poi comunicati stampa per informare i giornalisti delle decisioni future.


GIUSEPPE:I black block ci hanno fatto fare una brutta figura . Ci vuole organizzazione , fare una lista di nominativi (nostri) per dimostrare il nostro spirito pacifico. Isolare i violenti


PROPOSTA: Creare vari gruppi tematici e permettere loro di organizzarsi e formulare proposte. 10 minuti di pausa


COMMISSIONE ORDINE DEL GIORNO

Non ci conosciamo bene , in questa assemblea parliamo dei fatti di ieri ,scambiandoci le nostre opinioni.
Fare dei report e portare testimonianze anche sulle manifestazioni degli altri paesi, che possono aiutarci per il futuro.
Lavorare per commissioni: comunicazione (audio -video) e strategia comunicativa

Logistica


COMMISSIONE MEDIA

L’idea è di istituire un ufficio stampa e diffondere le notizie attraverso un sito internet. Siamo in un luogo pubblico quindi acconsentiamo le riprese , ma non l’audio . Chi vuole a titolo personale può rilasciare interviste .


PROPOSTA: non diamo consenso a nessun media di riprendere che non sia il nostro? APPROVATA ALL’UNANIMITà.


COMMISSIONE VIOLENZA


E’ opportuno isolare i violenti , anche riprendendoli e riprendendoci per rimostrare il comportamento pacifico.
Denuncia dei violenti - a questa proposta si ha un dissenso generale.


LINO : Ha assistito agli scontri di ieri. Ha fatto il 68 e visto le violenze di quegli anni . In base alla sua esperienza ci deve essere un obiettivo comune : e questo obiettivo deve essere la finanza internazionale. Ci sono due metodi per combatterlo, uno pacifico l’altro violento,la minoranza .Tra queste due posizioni

C’è una sorta di zona grigia che poi è l’humus dove può nascere e svilupparsi la violenza

ORDINE DEL GIORNO:

PARLARE DELLA GIORNATA DI IERI 15 OTTOBRE


ROSARIO: Nota tecnica. Essere riuniti in assemblea deriva da una volontà sociale. Qui si sta’ sviluppando un ‘ intelligenza collettiva , una conoscenza orizzontale e liquida . Dobbiamo andare a vedere cosa stà accadendo intorno a noi e comportarci di conseguenza. Dobbiamo discutere, non rimanere immobili ma partecipare. Dobbiamo stare tranquilli e arrivare a prendere le decisioni con il tempo necessario.


VALERIO: era a S.Giovanni nel momento di massima tensione, erano sotto il gazebo in associazione perché quello è stato il luogo di ritrovo fin da maggio e perché era il luogo scelto per la conclusione del corteo. C’era la volontà di dividere il corteo in più tronconi , gli atti violenti ci sono stati per sabotare il movimento ed è successo quello che si è visto.


MARIO: Si è sentito importante ieri con noi. Si domanda come andare avanti. Ci vuole la diplomazia con le forze dell’ordine, con la politica e con i violenti . I violenti , cattivi o no, fanno parte di noi.


ILARIA: Allo stand ci hanno detto di abbassarci con le mani alzate. Quando è esplosa la violenza hanno cercato riparo in un giardino dove sono entrati anche i black block. Ha domandato perché fossero incappucciati e per tutta risposta è stata malmenata da una ragazza. Tenevano materiale già preparato , mazze , s. pietrini.


MICHELE: si trovava nella stessa piazza per la manifestazione contro la guerra del golfo, li ha usato violenza per aiutare una persona che stava per essere caricata. Ieri ha cercato di dialogare con gli incappucciati, dicendogli di togliersi le maschere , di mostrare i volti. Propone di rafforzare il gruppo per fronteggiare la violenza.


Lavorare per commissioni: comunicazione (audio -video) e strategia comunicativa

Logistica


COMMISSIONE MEDIA
L’idea è di istituire un ufficio stampa e diffondere le notizie attraverso un sito internet. Siamo in un luogo pubblico quindi acconsentiamo le riprese , ma non l’audio . Chi vuole a titolo personale può rilasciare interviste .


PROPOSTA: non diamo consenso a nessun media di riprendere che non sia il nostro? APPROVATA ALL’UNANIMITà.


COMMISSIONE VIOLENZA


E’ opportuno isolare i violenti , anche riprendendoli e riprendendoci per rimostrare il comportamento pacifico.
Denuncia dei violenti - a questa proposta si ha un dissenso generale.


LINO : Ha assistito agli scontri di ieri. Ha fatto il 68 e visto le violenze di quegli anni . In base alla sua esperienza ci deve essere un obiettivo comune : e questo obiettivo deve essere la finanza internazionale. Ci sono due metodi per combatterlo, uno pacifico l’altro violento,la minoranza .Tra queste due posizioni
C’è una sorta di zona grigia che poi è l’humus dove può nascere e svilupparsi la violenza


ORDINE DEL GIORNO:

PARLARE DELLA GIORNATA DI IERI 15 OTTOBRE


ROSARIO: Nota tecnica. Essere riuniti in assemblea deriva da una volontà sociale. Qui si sta’ sviluppando un ‘ intelligenza collettiva , una conoscenza orizzontale e liquida . Dobbiamo andare a vedere cosa stà accadendo intorno a noi e comportarci di conseguenza. Dobbiamo discutere, non rimanere immobili ma partecipare. Dobbiamo stare tranquilli e arrivare a prendere le decisioni con il tempo necessario.


VALERIO: era a S.Giovanni nel momento di massima tensione, erano sotto il gazebo in associazione perché quello è stato il luogo di ritrovo fin da maggio e perché era il luogo scelto per la conclusione del corteo. C’era la volontà di dividere il corteo in più tronconi , gli atti violenti ci sono stati per sabotare il movimento ed è successo quello che si è visto.


MARIO: Si è sentito importante ieri con noi. Si domanda come andare avanti. Ci vuole la diplomazia con le forze dell’ordine, con la politica e con i violenti . I violenti , cattivi o no, fanno parte di noi.


ILARIA: Allo stand ci hanno detto di abbassarci con le mani alzate. Quando è esplosa la violenza hanno cercato riparo in un giardino dove sono entrati anche i black block. Ha domandato perché fossero incappucciati e per tutta risposta è stata malmenata da una ragazza. Tenevano materiale già preparato , mazze , s. pietrini.


MICHELE: si trovava nella stessa piazza per la manifestazione contro la guerra del golfo, li ha usato violenza per aiutare una persona che stava per essere caricata. Ieri ha cercato di dialogare con gli incappucciati, dicendogli di togliersi le maschere , di mostrare i volti. Propone di rafforzare il gruppo per fronteggiare la violenza.


ANDREA: Preventivare la violenza, non quando ormai è avvenuta. Prima di manifestare ci devono essere laboratori, incontri , coinvolgere realtà diverse.


SERGIO: Questa manifestazione era apartitica, non violenta e trasversale . Questo non è stato recepito completamente in Italia . Il problema è il cambiamento del sistema economico mondiale. Contenuti , modi e forme non vanno messi in discussione ma rinnovati.


ALICE: Non condanna nessuno condanna la violenza in se . Se i violenti sono i nostri fratelli anche i poliziotti lo sono. Pensiamo in modo diverso, troviamo una strategia per combattere la violenza.


FEDERICO: La nostra è stata la manifestazione più partecipata del mondo. Grazie a violenti e non. C’era la volontà politica di non far arrivare la manifestazione in piazza S. Giovanni . Governo e opposizione hanno detto le solite cose , le stesse conclusioni, ciò è molto grave.
Trovare un modo per criticare le politica di determinate azioni anche dei media. Riportarle all’università.


ROSARIO: Non siamo soli in Italia nel resto del mondo ci sono vicini e collegati. Sviluppiamo il movimento.


BRINA: La pubblicità della manifestazione deve essere apartitica e non violenta . Le forze dell’ordine sono i primi servi , possiamo cooperare con loro. Fare assemblee non cortei per evitare le infiltrazioni .


MARCO: La violenza ha frantumato la manifestazione , è inutile in se e non porta all’obiettivo. Vuole creare proposte


GIORGIO: Distinzione tra pacifico e pacifista . Vuol capire chi ha di fronte , con chi possiamo cambiare la società. C’è qualcosa di più grande da ottenere non stare a discutere punto per punto. Siamo contro il capitalismo o solo contro Berlusconi?


ULTIMI INTERVENTI: la manifestazione non è finita, le persone sono state costrette a tornare a casa. Anche se con riserva crede che sia possibile un dialogo con le forze dell’ordine.

La violenza è funzionale al sistema . Se fossimo stati 300mila in piazza S. Giovanni sarebbe stato più difficile non ascoltarci.

Comunicazione sulla non violenza.

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