Primo sciopero globale-traduzione di un messaggio da
takethesquare
Fin dall’inizio della crisi e in
tutto il mondo abbiamo visto l’ emergere di ripetute manifestazioni e scioperi
generali che raccolgono ogni volta più adesioni, specialmente all’interno delle
assemblee popolari, come in Grecia, nel Regno Unito e in Spagna. Segni di un
reale scontento di una larga parte dei lavoratori del servizio pubblico e di
quelli dell’industria, dai giovani agli anziani, si tratta sempre di lotte
locali, spesso aspecifiche e limitate ad un solo giorno. I mercati stringono i
denti per 24 ore, o neanche, e i politici continuano nella stessa direzione,
come robot che eseguono gli ordini di giocatori d’azzardo incalliti, abituati a
partecipare a un brutto gioco.
Avendo come prima rivendicazione l’autogestione
delle nostre vite, la fine di uno sporco gioco che i demoni della finanza non possono
accettare, e come prima risorsa la nostra storica e globale unione, segno del
risveglio massivo delle coscienze che non vogliono più subire e che hanno i
mezzi per organizzarsi, negli ultimi mesi i vari movimenti di assemblee
popolari si stanno unendo per cambiare insieme la fine della storia e
cominciare a costruire le loro democrazie locali dirette. Oggi è piuttosto
chiaro che l’uomo ha raggiunto un livello di accesso all’informazione e alla
comunicazione che va di pari passo con una maggiore consapevolezza, e che il
2012 sarà la tomba del capitalismo, o la sua stessa tomba. Non tolleriamo più
l’infernale saccheggio del pianeta, che del resto non è più in grado di sopportarlo.
Non tolleriamo più di essere testimoni di morti di massa per fame, guerre o
malattie mentre altri non nascondono nemmeno di nuotare all’eccesso. Non tolleriamo più di essere niente più che
beni confezionati per fare la moneta corrente o per essere creatori di debiti.
Non tolleriamo più di avere le conoscenze, le capacità tecniche e l’amore e di
vivere allo stesso tempo come schiavi ignoranti in un mondo diabolico che
sembra già preistorico. Il 15 maggio 2011
è nato qualcosa che non si può fermare, dal momento che quel giorno le persone si
sono conosciute, si sono aiutate e si sono organizzate. Il 15 ottobre il mondo
era unito per la prima volta attorno allo stesso richiamo alla democrazia
diretta e alla solidarietà internazionale. Di fronte a questo mostro globale
che non è lì per ascoltare, questa macchina globale che facciamo funzionare e
manteniamo, il 15 maggio diremo basta, la gente sa, la gente può, la gente
decide. Diremo basta e ci fermeremo davanti alle infernali industrie che ci
sfruttano, alle scuole che ci strutturano e appiattiscono, agli ospedali che ci
avvelenano, ai politici e ai sindacati che ci tradiscono, ai massmedia che
disinformano, davanti al consumismo che ci rovina; rilasseremo lo sforzo ma non
il lavoro, stavolta per assicurare la migliore via possibile per vivere insieme
e per non tornare mai indietro. Da quel giorno prenderemo le piazze, i parchi,
gli edifici e i campi per partecipare insieme alla lenta morte del tiranno e
cominciare a costruire localmente dalle rovine del suo impero l’utopia. Sull’agenda:
riappropriazione degli spazi pubblici, dei mezzi di produzione, delle risorse
naturali, di qualsiasi cosa di cui la gente abbia bisogno per far partire e per
prolungare il primo sciopero generale mondiale di durata infinita. Ogni
persona, gruppo, commissione, assemblea, comunità, città, regione, paese è
invitato a lavorare durante i prossimi 8 mesi per organizzare questo blocco
generale, la solidarietà globale e l’auto organizzazione a livello locale. Puoi
collaborare al primo appello qui: herehttps://n-1.cc/pg/pages/view/876317 .
Cosa ne dite di un altro incontro in piazza per parlarne, per creare ponti tra
gruppi locali che lavorano su questo, per creare piattaforme per coordinarci,
per creare consenso sull’appello…
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