venerdì 28 ottobre 2011

Proposta da takethesquare per il Primo sciopero globale


Primo sciopero globale-traduzione di un messaggio da takethesquare

Fin dall’inizio della crisi e in tutto il mondo abbiamo visto l’ emergere di ripetute manifestazioni e scioperi generali che raccolgono ogni volta più adesioni, specialmente all’interno delle assemblee popolari, come in Grecia, nel Regno Unito e in Spagna. Segni di un reale scontento di una larga parte dei lavoratori del servizio pubblico e di quelli dell’industria, dai giovani agli anziani, si tratta sempre di lotte locali, spesso aspecifiche e limitate ad un solo giorno. I mercati stringono i denti per 24 ore, o neanche, e i politici continuano nella stessa direzione, come robot che eseguono gli ordini di giocatori d’azzardo incalliti, abituati a partecipare a un brutto gioco.
Avendo come prima rivendicazione l’autogestione delle nostre vite, la fine di uno sporco gioco che i demoni della finanza non possono accettare, e come prima risorsa la nostra storica e globale unione, segno del risveglio massivo delle coscienze che non vogliono più subire e che hanno i mezzi per organizzarsi, negli ultimi mesi i vari movimenti di assemblee popolari si stanno unendo per cambiare insieme la fine della storia e cominciare a costruire le loro democrazie locali dirette. Oggi è piuttosto chiaro che l’uomo ha raggiunto un livello di accesso all’informazione e alla comunicazione che va di pari passo con una maggiore consapevolezza, e che il 2012 sarà la tomba del capitalismo, o la sua stessa tomba. Non tolleriamo più l’infernale saccheggio del pianeta, che del resto non è più in grado di sopportarlo. Non tolleriamo più di essere testimoni di morti di massa per fame, guerre o malattie mentre altri non nascondono nemmeno di nuotare all’eccesso.  Non tolleriamo più di essere niente più che beni confezionati per fare la moneta corrente o per essere creatori di debiti. Non tolleriamo più di avere le conoscenze, le capacità tecniche e l’amore e di vivere allo stesso tempo come schiavi ignoranti in un mondo diabolico che sembra già preistorico.  Il 15 maggio 2011 è nato qualcosa che non si può fermare, dal momento che quel giorno le persone si sono conosciute, si sono aiutate e si sono organizzate. Il 15 ottobre il mondo era unito per la prima volta attorno allo stesso richiamo alla democrazia diretta e alla solidarietà internazionale. Di fronte a questo mostro globale che non è lì per ascoltare, questa macchina globale che facciamo funzionare e manteniamo, il 15 maggio diremo basta, la gente sa, la gente può, la gente decide. Diremo basta e ci fermeremo davanti alle infernali industrie che ci sfruttano, alle scuole che ci strutturano e appiattiscono, agli ospedali che ci avvelenano, ai politici e ai sindacati che ci tradiscono, ai massmedia che disinformano, davanti al consumismo che ci rovina; rilasseremo lo sforzo ma non il lavoro, stavolta per assicurare la migliore via possibile per vivere insieme e per non tornare mai indietro. Da quel giorno prenderemo le piazze, i parchi, gli edifici e i campi per partecipare insieme alla lenta morte del tiranno e cominciare a costruire localmente dalle rovine del suo impero l’utopia. Sull’agenda: riappropriazione degli spazi pubblici, dei mezzi di produzione, delle risorse naturali, di qualsiasi cosa di cui la gente abbia bisogno per far partire e per prolungare il primo sciopero generale mondiale di durata infinita. Ogni persona, gruppo, commissione, assemblea, comunità, città, regione, paese è invitato a lavorare durante i prossimi 8 mesi per organizzare questo blocco generale, la solidarietà globale e l’auto organizzazione a livello locale. Puoi collaborare al primo appello qui: herehttps://n-1.cc/pg/pages/view/876317 . Cosa ne dite di un altro incontro in piazza per parlarne, per creare ponti tra gruppi locali che lavorano su questo, per creare piattaforme per coordinarci, per creare consenso sull’appello…


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