traduzione di andrea z.
Il 15 Ottobre 2011, uniti nella nostra diversità, uniti per
un cambiamento globale, chiediamo una democrazia mondiale: un governo globale
che nasca dalle persone e per le persone. Ispirati dai nostri fratelli e dalle
nostre sorelle a Tunisi, Il Cairo, Bengasi, Daraa, Palestina e Israele, Spagna
e Grecia, anche noi chiamiamo a un cambio di regime: un cambiamento del sistema
globale. Non andremo dalle istituzioni globali con il cappello in mano a
pregare per un cambiamento della politica. Con le parole di Vandana Shiva,
l'attivista Indu, oggi chiediamo che il G8 sia sostituito dal resto
dell'umanità con il G7.000.000.000.
Questi sono i nostri Mubarak globali, i nostri Assad globali,
i nostri Gheddafi globali: il Fondo Monetario Internazionale, l'Organizzazione
mondiale del commercio (WTO), i mercati globali, le banche e le multinazionali,
il G8 e il G20, la Banca Centrale Europea, il Consiglio di Sicurezza dell'ONU,
la Banca Mondiale, il Comitato di Basilea sulle regole bancarie e altre
istituzioni internazionali antidemocratiche. Come per Mubarak e Assad, non si
deve permettere che queste istituzioni maneggino la vita delle persone senza il
loro consenso.
Tutti nasciamo uguali, ricchi o poveri, donne o uomini. Ogni
africano o asiatico è uguale a ogni europeo o americano. Le nostre istituzioni
globali devono rispecchiare questo o essere abbattute.
Oggi, come gli Zapatisti messicani, dobbiamo dire: "Ya
basta! Aquì manda el pueblo y el gobierno obedece"("Adesso basta! Qui
comanda il popolo e il governo obbedisce"). Come gli spagnoli di Toma la
Plaza dobbiamo dire "Democrazia reale subito per tutti/e!".
Oggi chiamiamo tutti i cittadini del mondo: globalizziamo
Piazza Tahrir, globalizziamo Puerta del Sol!
http://7.000.000.000/
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