domenica 16 ottobre 2011

COMUNICATO STAMPA INDIGNATI SAN GIOVANNI - IL NOSTRO 15 OTTOBRE + CRONACA

P.za san Giovanni. Musica, allegria, voglia di condividere e stare insieme. Questa l'aria che si respirava fino all'arrivo dell'inferno. Questa l'aria che avrebbe preceduto la nostra assemblea pubblica indetta per le 17. Nel giro di pochissimi minuti la piazza si è trasformata in un un delirio di violenza, fumo, paura. Le tantissime persone che dalla mattina erano là per allestire la piazza e preparare il terreno per la grande assemblea hanno dovuto allontanarsi. Un insieme di persone eterogeneo, giovani, anziani, famiglie con bambini, disabili, tutti attivi nel preparare un momento di condivisione. Ci hanno costretto ad abbandonare la piazza, per noi l'agorà in cui ci si sarebbe confrontati sul futuro che vogliamo, che sogniamo, su quel cambiamento che non abbiamo nessuna intenzione di rimandare. E così è stato. L'assemblea pubblica, a cui hanno partecipato circa 400 persone si è tenuta qualche centinaio di metri più in là di San Giovanni, a Piazza Santa Croce in Gerusalemme. Mentre intorno a noi la violenza si manifestava nella sua più becera insensatezza, moltissimi cittadini non violenti hanno condiviso un momento di confronto importante, in cui si è parlato di dignità di futuro. Quello che è successo oggi deve far riflettere tutti, i pacifici manifestanti, i partiti e i movimenti presenti in piazza che inermi si sono visti travolgere da una violenza che non hanno potuto evitare.
La giornata di oggi rafforza ancor di più la nostra necessità di proporre un percorso di inclusione, partecipazione e trasformazione sociale basata sulla non violenza. Il lavoro del movimento di piazza San Giovanni non si arresta, l'appuntamento è per oggi, domenica 16 ottobre in Piazza Santa Croce in Gerusalemme dove si terranno due assemblee pubbliche, la prima la mattina alle 11, la seconda alle 16. Dalla prossima settimana le assemblee riprenderanno in P.za San Giovanni, il mercoledì e la domenica alle 19.

Indignati Roma – Assemblea Piazza San Giovanni

DOMENICA 16.10.2011
ore 11.00 ASSEMBLEA Pz. Santa Croce - Roma
ore 16.00 ASSEMBLEA Pz. Santa Croce - Roma


LA CRONACA DELLA GIORNATA
Cronaca dell'assemblea popolare di piazza san giovanni sull'accaduto a roma durante la giornata del 15 Ottobre 2011.

Gli amici della piazza san giovanni hanno convocato questo evento relazionato al #15O


La giornata si sviluppava come speravamo, in modo pacifico ci siamo riuniti alle 10 del mattino per realizzare la logistica e l'organizzazione generale della piazza, ci siamo trovati vicino piazza san giovanni e abbiamo deciso di realizzare l'evento sotto alla statua di san francesco.

Proseguiamo con le attività programmate, che includevano una meditazione collettiva, lo sviluppo di un info-point e una commissione di accoglienza; appendiamo striscioni e cartelloni con i nostri slogan: "soli non siamo niente, uniti siamo una forza" "non siamo merce nelle mani di politici e banchieri" "oh voi che entrate lasciate ogni partito" "la pace comincia in te" "questa è una vera democrazia" solo solo alcuni.

Tuvimos la noticia que durante la manifestacion habian incendiado coches, contenederos, roto las vitrinas de un banco y saqueado un supermercado.

intanto avevamo ricevuto notizia che durante il corteo avevano incendiato auto, secchioni della spazzatura, rotto vetrine di una banca e saccheggiato un supermercato.

Tra i partecipanti ci stavano le famiglie dei disabili gravi di Roma e altre città, famiglie intere, giovani, pensionati, bambini (per questi ultimi avevamo allestito uno spazio apposito); in totale eravamo 500 persone ad aspetytare l'arrivo del corteo che aveva come punto finale la nostra piazza.

Iniziano i tamburi e con questo si inaugurava l'inizio dell'assemblea. A questo punto inizia una vera e propria guerriglia urbana: si vedono persone con caschi, volto nascosto, maschere anti-gas, armati di mazze, tirando pietre, molotov (due di loro avevano anche la maglietta degli indignati); dall'altra parte la polizia risponde con gli idranti e i lacrimogeni; la gente si fa prendere dal panico e a scappare, molti sono rimasti feriti e sono stati portati all' ospedale in ambulanza.
Successivamente verrà incendiata una camionetta della polizia aumentando la tensione da guerriglia urbana.

Eravamo in quel momento qualche centinaio di persone gridando a mani alzate "no alla violenza" .  Diversi di noi hanno tentato di bloccare o isolare i violenti, ma senza successo. Ad un certo punto ci siamo resi conto che il fenomeno stava sorpassando le nostre possibilità. Abbiamo iniziato a distribuire limoni contro le infiammazioni agli occhi dovute ai gas lacrimogeni ed aiutato la gente a defluire dalla piazza per raggiungere una piazza vicino: Piazza santa croce in gerusalemme. Purtroppo solo alcuni di noi si sono pututi riunire lì, altri si sono dovuti allontanare in altre direzioni e non hanno più potuto raggiungerci a causa degli scontri che si estendevano oltre la piazza e a causa dei blocchi operati dalla polizia.

Ad ogni modo con quelli che c'erano più nuova gente che si è sommata abbiamo iniziato una assemblea davanti la chiesa, consapevoli che, se gli scontri ci avessero raggiunto avremmo potuto rifugiarci dentro la chiesa. Il parroco ha intenzionalmente tenuto aperta la chiesa per tutto il tempo offrendoci protezione. 

Nonostante la tristezza per ciò che è accaduto abbiamo fatto una bellissima assemblea con circa 150 persone in una atmosfera fraterna, riflessiva e risoluta. Mentre si aggiornava sulla situazione a livello mondiale e si informavano via via i nuovi sulle modalità del 15 M; dai diversi interventi sono emerse molte considerazioni e proposte tra cui la possibilità di cambiare il nome identificativo "indignati" tanto manipolato e degradato dalle realtà politico sindacali e dai movimenti che si sono appropriati di questa data e di questa parola. Si è anche discusso sulla necessità di prendere definitivamente distanza da sigle politiche e nomenclature ideologiche che non rispecchiano veramente lo spirito e la metodologia di questo movimento. Infine si è deciso di rivederci sempre lì Domani per continuare e rilanciare questo movimento, questa speranza che non è disposta a piegarsi e rassegnarsi alla grossolaneria di questa giornata.

Verso la fine sono venute alcune televisioni a filmarci. mentre i media di destra hanno equiparato "indignati=violenti" quelli un po' più a sinistra hanno fatto distinzione tra lo scenario violento di piazza san giovanni e l'assemblea pacifica, a-partitica e orizzontale di piazza santa croce in gerusalemme.

200 studenti provenienti da altre città ci hanno chiesto di partecipare con noi, si sono accampati vicino la chiesa con il consenso del parroco e domani si sommeranno alla nostra assemblea. Abbiamo fallito, pero insistiamo e non ci fermeremo, perchè crediamo nell'inevitabilità di questo spirito democratico e non violento che ormai ha preso vita propria in tutto il mondo e sappiamo che non siamo soli, che abbiamo fratelli ovunque nel mondo, che ci appoggiano e ci sostengono. Un abbraccio enorme a tutti.

eracle galfo, dell'assemblea di piazza san giovanni.

rosario pioli, dell'assemblea di piazza san giovanni, dry internazional, dry alicante. 





 

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