COMUNICATO STAMPA INDIGNATI SAN GIOVANNI - IL NOSTRO 15 OTTOBRE + CRONACA
P.za san Giovanni. Musica, allegria, voglia di condividere e stare insieme. Questa l'aria che si respirava fino all'arrivo dell'inferno. Questa l'aria che avrebbe preceduto la nostra assemblea pubblica indetta per le 17. Nel giro di pochissimi minuti la piazza si è trasformata in un un delirio di violenza, fumo, paura. Le tantissime persone che dalla mattina erano là per allestire la piazza e preparare il terreno per la grande assemblea hanno dovuto allontanarsi. Un insieme di persone eterogeneo, giovani, anziani, famiglie con bambini, disabili, tutti attivi nel preparare un momento di condivisione. Ci hanno costretto ad abbandonare la piazza, per noi l'agorà in cui ci si sarebbe confrontati sul futuro che vogliamo, che sogniamo, su quel cambiamento che non abbiamo nessuna intenzione di rimandare. E così è stato. L'assemblea pubblica, a cui hanno partecipato circa 400 persone si è tenuta qualche centinaio di metri più in là di San Giovanni, a Piazza Santa Croce in Gerusalemme. Mentre intorno a noi la violenza si manifestava nella sua più becera insensatezza, moltissimi cittadini non violenti hanno condiviso un momento di confronto importante, in cui si è parlato di dignità di futuro. Quello che è successo oggi deve far riflettere tutti, i pacifici manifestanti, i partiti e i movimenti presenti in piazza che inermi si sono visti travolgere da una violenza che non hanno potuto evitare.
La giornata di oggi rafforza ancor di più la nostra necessità di proporre un percorso di inclusione, partecipazione e trasformazione sociale basata sulla non violenza. Il lavoro del movimento di piazza San Giovanni non si arresta, l'appuntamento è per oggi, domenica 16 ottobre in Piazza Santa Croce in Gerusalemme dove si terranno due assemblee pubbliche, la prima la mattina alle 11, la seconda alle 16. Dalla prossima settimana le assemblee riprenderanno in P.za San Giovanni, il mercoledì e la domenica alle 19.
Indignati Roma – Assemblea Piazza San Giovanni
DOMENICA 16.10.2011 ore 11.00 ASSEMBLEA Pz. Santa Croce - Roma ore 16.00 ASSEMBLEA Pz. Santa Croce - Roma
LA CRONACA DELLA GIORNATA
Cronaca dell'assemblea popolare di piazza san giovanni sull'accaduto a roma durante la giornata del 15 Ottobre 2011.
Gli amici della piazza san giovanni hanno convocato questo evento relazionato al #15O
La
giornata si sviluppava come speravamo, in modo pacifico ci siamo
riuniti alle 10 del mattino per realizzare la logistica e
l'organizzazione generale della piazza, ci siamo trovati vicino piazza
san giovanni e abbiamo deciso di realizzare l'evento sotto alla statua
di san francesco.
Proseguiamo
con le attività programmate, che includevano una meditazione
collettiva, lo sviluppo di un info-point e una commissione di
accoglienza; appendiamo striscioni e cartelloni con i nostri slogan:
"soli non siamo niente, uniti siamo una forza" "non siamo merce nelle
mani di politici e banchieri" "oh voi che entrate lasciate ogni partito"
"la pace comincia in te" "questa è una vera democrazia" solo solo
alcuni.
Tuvimos
la noticia que durante la manifestacion habian incendiado coches,
contenederos, roto las vitrinas de un banco y saqueado un supermercado.
intanto
avevamo ricevuto notizia che durante il corteo avevano incendiato auto,
secchioni della spazzatura, rotto vetrine di una banca e saccheggiato
un supermercato.
Tra
i partecipanti ci stavano le famiglie dei disabili gravi di Roma e
altre città, famiglie intere, giovani, pensionati, bambini (per questi
ultimi avevamo allestito uno spazio apposito); in totale eravamo 500
persone ad aspetytare l'arrivo del corteo che aveva come punto finale la
nostra piazza.
Iniziano
i tamburi e con questo si inaugurava l'inizio dell'assemblea. A questo
punto inizia una vera e propria guerriglia urbana: si vedono persone con
caschi, volto nascosto, maschere anti-gas, armati di mazze, tirando
pietre, molotov (due di loro avevano anche la maglietta degli
indignati); dall'altra parte la polizia risponde con gli idranti e i
lacrimogeni; la gente si fa prendere dal panico e a scappare, molti sono
rimasti feriti e sono stati portati all' ospedale in ambulanza.
Successivamente verrà incendiata una camionetta della polizia aumentando la tensione da guerriglia urbana.
Eravamo
in quel momento qualche centinaio di persone gridando a mani alzate "no
alla violenza" . Diversi di noi hanno tentato di bloccare o isolare i
violenti, ma senza successo. Ad un certo punto ci siamo resi conto che
il fenomeno stava sorpassando le nostre possibilità. Abbiamo iniziato a
distribuire limoni contro le infiammazioni agli occhi dovute ai gas
lacrimogeni ed aiutato la gente a defluire dalla piazza per raggiungere
una piazza vicino: Piazza santa croce in gerusalemme. Purtroppo solo
alcuni di noi si sono pututi riunire lì, altri si sono dovuti
allontanare in altre direzioni e non hanno più potuto raggiungerci a
causa degli scontri che si estendevano oltre la piazza e a causa dei
blocchi operati dalla polizia.
Ad
ogni modo con quelli che c'erano più nuova gente che si è sommata
abbiamo iniziato una assemblea davanti la chiesa, consapevoli che, se
gli scontri ci avessero raggiunto avremmo potuto rifugiarci dentro la
chiesa. Il parroco ha intenzionalmente tenuto aperta la chiesa per tutto
il tempo offrendoci protezione.
Nonostante
la tristezza per ciò che è accaduto abbiamo fatto una bellissima
assemblea con circa 150 persone in una atmosfera fraterna, riflessiva e
risoluta. Mentre si aggiornava sulla situazione a livello mondiale e si
informavano via via i nuovi sulle modalità del 15 M; dai diversi
interventi sono emerse molte considerazioni e proposte tra cui la
possibilità di cambiare il nome identificativo "indignati" tanto
manipolato e degradato dalle realtà politico sindacali e dai movimenti
che si sono appropriati di questa data e di questa parola. Si è anche
discusso sulla necessità di prendere definitivamente distanza da sigle
politiche e nomenclature ideologiche che non rispecchiano veramente lo
spirito e la metodologia di questo movimento. Infine si è deciso di
rivederci sempre lì Domani per continuare e rilanciare questo movimento,
questa speranza che non è disposta a piegarsi e rassegnarsi alla
grossolaneria di questa giornata.
Verso la fine sono venute alcune televisioni a filmarci. mentre i media di destra hanno equiparato "indignati=violenti"
quelli un po' più a sinistra hanno fatto distinzione tra lo scenario
violento di piazza san giovanni e l'assemblea pacifica, a-partitica e
orizzontale di piazza santa croce in gerusalemme.
200
studenti provenienti da altre città ci hanno chiesto di partecipare con
noi, si sono accampati vicino la chiesa con il consenso del parroco e
domani si sommeranno alla nostra assemblea. Abbiamo fallito, pero
insistiamo e non ci fermeremo, perchè crediamo nell'inevitabilità di
questo spirito democratico e non violento che ormai ha preso vita
propria in tutto il mondo e sappiamo che non siamo soli, che abbiamo
fratelli ovunque nel mondo, che ci appoggiano e ci sostengono. Un
abbraccio enorme a tutti.
eracle galfo, dell'assemblea di piazza san giovanni.
rosario pioli, dell'assemblea di piazza san giovanni, dry internazional, dry alicante.
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