venerdì 7 ottobre 2011

Appello per il 15 Ottobre dal Portogallo


appello 15O dal portogallo

15 OTTOBRE 2011 - LA DEMOCRAZIA OCCUPA LE STRADE!
Protesta pacifica e apartitica
-Per la democrazia partecipativa
-Per la trasparenza nelle deciosioni politiche
-Per la fine di una precarietà imposta / Per il diritto a lavorare con diritti lavorativi

Noi, lavoratori, precari, disoccupati, rimpiazzabili o sul punto di essere licenziati, studenti, immigrati, pensionati, "generazioni improvvisate in difficoltà", frustrati a causa delle nostre condizioni di vita, oggi scenderemo in piazza in Europa e nel mondo, per esprimere la nostra rabbia non violenta e protestare contro l'attuale modello di governo politico, sociale ed economico che ci opprime, che non è al nostro servizio, che non ci rappresenta.

Gli attuali modelli di governo sono basati su una falsa democrazia in cui le decisoni vengono prese all'interno di stanze parlamentari chiuse, uffici ministeriali e agenzie internazionali, senza accesso o controllo da parte dei cittadini, ostaggi di orientamenti finanziari ed economici, senza preoccupazioni sociali o ambientali, promuovendo l'ineguaglianza, la miseria, la povertà, la perdita globale e graduale dei diritti umani. Questa non è democrazia!

Vogliamo una democrazia partecipativa in cui la gente abbia voce e partecipi effettivamente ai processi decisionali. Vogliamo una democrazia in cui le cariche pubbliche siano ricoperte da cittadini onesti, in difesa del nostro benessere.

Vogliamo una democrazia che per nessun motivo difenda i ricchi. Vogliamo un sistema fiscale trasparente e graduale, in cui la ricchezza sia distribuita equamente e che l'assistenza sanitaria sia accessibile a tutti e senza tagli. Vogliamo una democrazia a cui tutti possano contribuire onestamente e in modo imparziale, e che garantisca a tuttti i cittadini i loro diritti e doveri.

Vogliamo una democrazia in cui chi abusa del proprio potere o commette crimini finanziari ne sia responsabile attraverso tribunali indipendenti all'interno di un sistema giudiziario non burocratizzato. Vogliamo una democrazia in cui la politica strutturale venga adottata con la comprensione e la partecipazione attiva dei cittadini, secondo i loro desideri. Per noi questa crisi non è inevitabile. Vogliamo sapere come, chi e perchè ha causato questa crisi, quali sono le clausole riguardanti il nostro debito.

Le persone non sono "usa e getta", non possono vivere esistenze legate a speculazioni di mercato o interessi finanziari che le riducano alla condizione di merce. Il principio costituzionale, conquistato con la Rivoluzione del 25 Aprile 1974 e consacrato nel mondo democratico, secondo cui l'economia deve essere subordinata all'interesse generale della società, è stato totalmente travisato dall'imposizione di misure come quelle del programma della troika, che portano alla perdita dei diritti lavorativi, alla distruzione del nostro sistema sanitario, della scuola pubblica e della cultura sulla base di teorie meramente economiche.

Le risorse naturali come l'acqua, e altri settori strategici come l'elettricità, sono beni pubblici che non possono essere privatizzati. Una democrazia abbandona il proprio futuro quando lavoro, istruzione, sanità, alloggi, cultura e benessere vengono privatizzati senza alcun beneficio per la popolazione.

La qualità di una democrazia si misura da come viene trattata la gente. Non deve essere così. In Portogallo e nel resto del mondo il 15 ottobre diremo BASTA!

La democrazia scenderà in strada. Fatti un giro nella democrazia!

Manifestazione h 15
Punto d'incontro a Marques de Pombal

H 19 Assemblea Pubblica, Sao Bento (di fronte al Parlamento)

H 24 Notte di Veglia


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