Ora | Oggi alle 10.00 - sabato alle 23.30 |
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Luogo | Generazione_P. Rendez-Vous via alberto da giussano, 59 Rome, Italy |
Creato da | |
Maggiori informazioni | G.P.K. kermesse della generazione precaria 09-01-11 GIUGNO 2011 @ GPRV (ex cinema teatro preneste) |
Tre giornate di cultura e socialità autogestite
per sostenere le spese legali
a carico dei ragazzi e delle ragazze
"colpevoli", nell'autunno della rivolta di una generazione,
di aver liberato uno spazio
inattivo da oltre quindici anni
precari e precarie attualmente indagati per
una serie innumerevole, e surreale, di reati
nel paese delle impunità per i soliti noti
tre giornate per ricordare a tutti
che non si possono ridurre a problemi di ordine pubblico
od a qualche improbabile processo penale
il protagonismo di una generazione schiacciata dalla precarietà,
e che nessuna intimidazione grande o piccola,
o tantomeno qualche tentativo di mistificazione a mezzo stampa,
potrà fermare chi, come il gruppo di ragazzi del laboratorio "generazione P."
ha deciso di prendere in mano le proprie vita
tre giornate per raccontare, e sostenere, il progetto
che da sette mese sta animando l'ex cinema teatro preneste,
dove si è sviluppato, nelle mille contraddizioni delle sperimentazioni
e nelle mille difficoltà della metropoli e con la passione e la tenacia
di tante tanti,una sinapsi metropolitana della generazione precaria,
un rendez-vous permanente e quotidiano che vive di un ostello autogestito,
di autotela sugli affitti ed il lavoro nero, di laboratori autogestiti,
di un luogo quotidiano di incontro, aggregazione,
riappropriazione di tempi, spazi, reddito.
tre giornate, sopratutto, per raccontarci ed incontrarci
e far vivere una cultura ed una socialità differenti,
e differenti sul serio.
in un dibattito pubblico a cui molti piace parlare della generazione precaria,
ma a pochi piace farla parlare.
in un contesto culturale dove
da una parte predominano le peggiori dinamiche
consumiste e commerciali,
e dall'altra anche il contesto "alternativo"
è spesso anch'esso sempre piu' vittima di logiche lobbistiche
e della sudditanza alla logica sussumente
del '"grande evento" e del "grande nome".
ecco, in questo quadro vogliamo sperimentare delle giornate
dove si possa conoscersi, dove si possa parlare,
dove l'Artista non sia altro dal Pubblico,
dove il Pubblico non si altro dagli Organizzatori,
dove la dimensione metropolitana e quella di quartiere
possano essere sinergiche,
dove divertimento e qualità non siano in opposizione
e dove socialità non sia una parola vaga
ma una risorsa ed opportunità reale per tutti,
percorso di presa di coscienza del collettivo.
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